IL NOSTRO MOTTO


Ci piace credere che il gioco
possa cambiare il mondo

Il nostri interessi

La nostra storia

Nel febbraio del 2002, Salvatore Amaro ebbe l'idea di utilizzare il gioco per trasmettere alle nuove generazioni le conoscenze della Scienza dell'Alimentazione. Per realizzare il suo progetto, coinvolse il team di Fisiologi coordinati dal Prof. Bruno De Luca del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'allora Seconda Università di Napoli, oggi Università della Campania "L. Vanvitelli".

Dopo aver condotto la sperimentazione del gioco Kaledo in tre scuole, si confermò la validità dell'idea, dimostrando che il gioco poteva trasmettere le conoscenze alimentari agli studenti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Da questo momento, Kaledo diventò un progetto educativo di grande successo, che ha permesso ai ragazzi di imparare a mangiare in modo sano e consapevole.

Il progetto Kaledo è stato realizzato grazie alla collaborazione di importanti partner, come il Dipartimento di Medicina Sperimentale - Sezione di Fisiologia della Seconda Università di Napoli, l'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) e il Comune di Napoli. Dopo la sperimentazione, Salvatore Amaro acquisì i diritti del brevetto e del copyright del gioco Kaledo.

Nel novembre del 2005, nacque l'Associazione Culturale Kaledo - mangiare bene mangiare tutti, ispirandosi all'appello di Raoul Follereau. Il motto dell'Associazione "Ci piace credere che il gioco possa cambiare il mondo" riflette la visione positiva e propositiva che muove l'impegno dell'Associazione nella diffusione delle conoscenze alimentari e della cultura del mangiare sano.

Il nostro percorso scientifico

  • 2002L'idea

    L’idea di veicolare le conoscenze di scienza dell’alimentazione attraverso il gioco viene a Salvatore Amaro che coinvolge il team di Fisiologi coordinati dal Prof. Bruno De Luca dell’allora Seconda Università di Napoli oggi Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il progetto KALEDO voleva rispondere all’affermazione di Raoul Follereau “Un terzo dell’Umanità muore per mangiare troppo mentre i due terzi per mangiare troppo poco” che nel 1961 fondò l’AIFO (Associazione Italiana Follereau) e che partecipò alla validazione scientifica del gioco acquisendone il brevetto (aprile 2005).
  • 2005Nasce l'Associazione Culturale Kaledo

    Salvatore Amaro ricompra il brevetto dall’AIFO e fonda, in novembre, l’Associazione culturale kaledo.
  • 2006Lo studio pilota

    Viene pubblicato lo studio pilota sul gioco da tavolo kaledo che rappresenta una grande novità essendo al tempo stesso gioco di società e mezzo educativo: Amaro S. et al. 2006 «Kaledo, a new educational board-game, gives nutritional rudiments and encourages healthy eating in children: a pilot cluster randomized trial». European Journal of Pediatrics 165(9):630-635).
  • 2006 - 2008Il primo torneo Kaledo

    Lo studio pilota viene ampliato, da 3 si passa a 30 scuole a partire da 7 anni e fino alla maggiore età. Nasce il “Primo Torneo Regionale kaledo” che coinvolge 30 scuole e circa 10.000 tra scolari e studenti. I risultati sono stati pubblicati nel 2015 e nel 2018. Essi confermano lo studio pilota ed aggiungono al miglioramento delle conoscenze, delle scelte alimentari e dell’attività fisica, anche la riduzione significativa dell’IMC (Indice di Massa Corporeo). In ultima analisi, si osserva il miglioramento della condizione del sovrappeso e dell’obesità che si riduce del 6%. Viggiano A. et al. 2015 «Kaledo, a board game for nutrition education of children and adolescents at school: cluster randomized controlled trial of healthy lifestyle promotion». Eur J Pediatr 174(2): 217-28. Viggiano E. et al. (2018) “Healthy lifestyle promotion in primary schools through the board game Kaledo: a pilot cluster randomized trial” Eur J Pediatr 177(9):1371-1375.
  • 2009ECOG Oslo

    Partecipazione all’ECOG ad OSLO
  • 2011Congresso internazionale dell’Obesità Infantile ad Istanbul

    Partecipazione al Congresso internazionale dell’Obesità Infantile ad Istanbul
  • 2012ECOG a Lione

    Partecipazione all’ECOG a LYONE
  • 2015Il gioco Kaledo sbarca a Istanbul

    L’equipe della Prof. Arzu Uzuner, Department of Family Medicine - University of Marmara decide di applicare il gioco kaledo a bambini obesi figli di genitori obesi. La sfida sembra impari: da una parte la terapia tradizionale Comportamentale applicata ai bambini, dall’altra il gioco kaledo. Risultato finale: parità. Il gioco sortisce lo stesso effetto della terapia. I risultati di questo studio sono pubblicati ad agosto 2018. Sen M. et al., Examination of a board game approach to children’s involvement in family-based weight management vs. traditional family-based behavioral counseling in primary care Eur J Pediatr. 2018 Aug;177(8):1231-1238.