Famiglia

La POVERTÀ EDUCATIVA è una condizione SOCIA-ECONOMICA che priva i soggetti colpiti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni.

Dal Rapporto sull’Infanzia di Save the Children del 9 maggio 2016, si evidenzia che nelle Regioni del Sud Italia e tra i minori di 6-17 anni:
• Solo il 14% dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido
• Il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno
• Il 48% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro
• Il 69% non ha visitato un sito archeologico
• Il 55% non ha visitato un museo
• Il 45% non ha svolto alcuna attività sportiva
Il 64% dei minori non accede a una serie di attività ricreative, sportive, formative e culturali, con punte estreme in Campania (84%)

In questo contesto, l’obesità infantile diventa il simbolo di un’educazione e di una cultura familiare carente. I ricercatori, che si occupano di obesità infantile, hanno correlato questa malattia con il grado di istruzione familiare. Ma non basta colpevolizzare la famiglia. I Media con la pubblicità ingannevole, la scuola e i vari uffici con i distributori automatici, contribuiscono al mantenimento e all’incremento di questa subdola patologia.

Bisogna fare molta attenzione alle campagne pubblicitarie televisive per alimenti, che influenzano notevolmente i bambini!!! I genitori sono i responsabili nella decisione finale di acquisto dei prodotti alimentari.

L’esempio aiuta: il bambino non può mangiare verdure se i genitori mangiano patatine fritte!!! L’Associazione offre alle Famiglie strumenti innovativi (Giochi Kaledo) che, oltre all’aspetto ludico, migliorano la nostra salute, proponendo percorsi virtuosi di sostegno a progetti di solidarietà.

1° Percorso: alimentazione salutare e sostenibile partendo dalla Dieta Mediterranea.

Nel 2010 la Dieta Mediterranea è dichiarata Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Ma se in Italia, e particolarmente in Campania, dove è nata la Dieta Mediterranea, ci sono sacche estreme di Obesità infantile (che superano il 50% di prevalenza) e povertà educativa ci deve essere un motivo: la dieta mediterranea al centro del Mediterraneo non è seguita.

La forte espansione della meccanizzazione industriale e domestica nell’ultimo secolo ha provocato 2 effetti: da una parte l’aumento della CO2 (inquinamento) e dall’altra la riduzione dell’Attività fisica (obesità).

L’Obesità è raddoppiata negli ultimi 30 anni; il suo aumento è dovuto soprattutto a 2 fattori:
A) Riduzione del consumo energetico: siamo sempre più sedentari.
B) Aumento del consumo di alimenti ad alta densità calorica: consumiamo sempre più junk food (cibo spazzatura) e cibo preconfezionato.

La tabella riporta solo pochi semplici esempi perché ciascuno di noi possa contribuire ad invertire la tendenza di una catastrofe imminente.

2° Percorso: Energia pulita per sostenere il Pianeta. Ridurre l’uso dell’auto e dei mezzi inquinanti per gli adulti, mentre per i bambini andare a scuola a piedi (Pedibus).

I forti cambiamenti climatici parlano chiaro: “la Terra è al collasso” e se qualcuno pensa di esimersi dal cambiamento, perché non lo riguarda, ha ragione! La catastrofe riguarda i suoi figli. I bambini di oggi, gli adulti di domani. E se qualcuno pensa che altri pianeti lo possano ospitare, deve almeno avere il tempo di trovare i soldi per pagarsi il biglietto!

L’abbandono della Dieta Mediterranea trova le sue ragioni nel nostro stile di vita e nella nostra alimentazione che negli ultimi 20 anni ha subito cambiamenti epocali, dovuti principalmente alla “globalizzazione” (vedi le manipolazioni dell’industria alimentare).

Bisogna riappropriarsi della “dieta Mediterranea”: un’alimentazione non preconfezionata fatta di cibi semplici e allo stesso tempo genuini e salutari. Questo passaggio può avvenire senza stravolgere le nostre abitudini di vita.

L’esempio riportato in tabella ci permette di migliorare la nostra alimentazione ma soprattutto ci permette di risparmiare economicamente. Il ricavo economico (guadagno), senza modificare il bilancio familiare, potrà essere utilizzato per i progetti di solidarietà.