L’utilizzo di strumenti elettronici durante l’infanzia per più di 2 ore al giorno è associato ad un aumento del peso corporeo e a problemi comportamentali. In particolare il benessere è determinato da un equilibrio tra fattori psicologici, sociali e comportamentali, sia positivi che negativi.
Bassi livelli di benessere durate l’infanzia sono associati a conseguenze tardive, come depressione o comportamento aggressivo. Vedere la televisione e giocare ai videogiochi è associato all’aumento dei tassi di obesità, di comportamenti sedentari e ad un’alimentazione sbagliata.
Alcune evidenze suggeriscono che c’è una correlazione tra l’utilizzo di tablet e il dolore posturale soprattutto a collo e spalle. Anche bambini piccoli, di 8 anni, infatti, possono aver bisogno di cure per cefalea, dolore a collo e spalle e postura scorretta in quanto spendono molto tempo davanti agli schermi, inclusi i cellulari.
L’Associazione Australiana dei Fisioterapisti ha lanciato un allarme per i problemi fisici tra i dei bambini legati ad un abuso della tecnologia: dovrebbe essere raggiunto il giusto equilibrio tra gli schermi e l’attività fisica all’aperto.
L’uso dei dispositivi multimediali può interferire con la qualità del sonno attraverso l’incremento di una stimolazione psicofisiologica causata sia dai contenuti stimolanti guardati o sia dall’esposizione alla luce chiara. La luce chiara può avere un impatto sul sonno ritardando il ritmo circadiano quando l’esposizione avviene durante la sera.
Secondo il modello esposto, il sonno può essere influenzato negativamente anche dalle radiazioni elettromagnetiche. Un altro meccanismo legato al discomfort fisico, come il dolore muscolare e la cefalea, è causato dalla prolungata e inappropriata postura del collo durante attività come giocare ai videogame.
In più, l’utilizzo degli schermi per più di due ore al giorno è strettamente correlato a difficoltà di addormentamento specialmente in bambini che usano contemporaneamente più strumenti, comparati a quelli che ne usano solo uno. Uno studio recente conclude che tra i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni che hanno una televisione in camera c’è una maggiore incidenza di scarsa qualità del sonno, paura del buio, incubi e dialoghi nel sonno.
Una ridotta frequenza dell’ammiccamento durante l’uso continuo dello smartphone causa una più rapida evaporazione del film lacrimale che può portare al disturbo di secchezza oculare. Per di più gli smartphone sono utilizzati ad una distanza avvicinata a causa del loro piccolo schermo led, inducendo quindi fatica oculare, abbagliamento e irritazione.
L’eccessivo uso degli smartphone a breve distanza può influenzare lo sviluppo di una condizione chiamata esotropia concomitante acuta acquisita che è un’inusuale presentazione di esotropia nei bambini più grandi. Questa patologia potenzialmente può essere causata da un aumentato tono del muscolo retto risultante da un’accomodazione disturbata e dalla vergenza dovuta allo schermo.
In questi casi evitare l’uso dei cellulari può ridurre l’accumulo di esodeviazione conducendo ad una buona gestione della esotropia residua e al recupero della binocularità.
La precoce e prolungata esposizione dei timpani a intensi livelli conduce ad una pericolosa immersione nei suoni senza periodi di interruzione per le orecchie. Infatti in questo contesto la parola e lo sviluppo del linguaggio potrebbero essere compromessi. Tra gli altri effetti sono possibili difficoltà nella socializzazione, comunicazione e interazione con gli altri bambini.
Una precoce ed adeguata interazione genitore-bambino è essenziale per lo sviluppo del sistema comportamentale e neuro-cognitivo del bambino. Il contatto visivo e le emozioni favoriscono una sana relazione.
L’uso dei DM* comporta poche interazioni verbali e non verbali tra le due parti, conflitti, reazioni insolenti e oppositive e comportamenti non emozionali. In questo scenario, la televisione di sottofondo e l’utilizzo dei DM da parte dei genitori distrae dalle interazioni, dal gioco con i bambini e può avere effetti sullo sviluppo cognitivo del bambino e sulla sua concentrazione.
*ABBREVIAZIONI DM: dispositivo mobile (o media device)